Bardelli possedeva un'autentica voce di baritono, come un tempo si richiedeva per essere considerati tali: centri ampi, timbrati, di colore scuro, quasi un moderno epigono di Domenico Viglione-Borghese e degli altri campioni del Verismo. Il suo canto era ampio, generoso, virile, stentoreo. Ottima era l'impostazione tecnica, d'antica scuola che gli consentiva di espandere il suono senza difficoltà e di sostenerlo con esuberanza che poteva giungere fino alla violenza.
Al bellissimo colore della voce e all'estensione ragguardevole, Cesare Bardelli accomunava un temperamento straordinario e una presenza scenica senza eguale qualità che, messe insieme, avevano sul pubblico una presa immediata. La sua prestanza gli valse assidui corteggiamenti da parte di Hollywood, ma Bardelli rifiutò sempre: "sono un cantante e il mio posto è in palcoscenico!".